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L’ospedale pediatrico di Asmara ha un nuovo reparto. Ecco com’è andata l’ultima missione in Eritrea

È stata molto intensa anche la seconda missione del 2022 compiuta dai nostri volontari ad Asmara, accompagnati dal team di medici e infermieri dell’ospedale Meyer di Firenze.
Grande soddisfazione per l’apertura del nuovo reparto (Ward B) dell’ospedale pediatrico Orotta della capitale.
I complessi lavori di ristrutturazione hanno restituito una nuova ala destinata alla degenza dei bambini, ampliando quindi la capacità di accoglienza di questa struttura sanitaria che resta in assoluto il principale punto di riferimento per tutto il paese, con circa 30.000 accessi l’anno.

Il progetto è stato co-finanziato dalla Delegazione dell’Unione Europea di Asmara, dal Centro di Salute Globale toscano, dall’Associazione Giaffreda Onlus, e da fondi privati di Annulliamo la Distanza. 

Stanno proseguendo anche i lavori di rifacimento dei reparti C e D, queste opere fanno parte del progetto “Nessuno escluso” per la cura e il reinserimento sociale dei bambini diversamente abili. Un progetto sia educativo che sanitario, dalle connotazioni uniche per il tessuto sociale eritreo, frutto della collaborazione coltivata negli anni con il Ministero della sanità. “Abbiamo messo in campo tutte le risorse necessarie per velocizzare e ottimizzare i tempi”. Spiega il presidente di Anladi Michele Muffi. ” È stata programmata una riunione settimanale con l’impresa locale che ha aperto i cantieri, i nostri ingegneri e i referenti del progetto che vivono ad Asmara, così da monitorare lo stato di avanzamento dei lavori e rispondere prontamente alle eventuali problematiche. Portare a termine anche questo progetto, significa davvero garantire ai bambini un’assistenza sanitaria finalmente adeguata e nuovi orizzonti per il loro futuro”.

Prosegue con altrettanto sforzo anche il progetto “ Ti voglio tanto bere 2” che prevede l’ampliamento della rete idrica in tutti i reparti dell’ospedale Orotta, così come il funzionamento e la manutenzione dell’impianto di potabilizzazione dell’acqua.
“L’impianto di potabilizzazione ha una rilevanza primaria, sia per la vita e la salute dei bambini che per l’investimento economico che è stato fatto e deve quindi funzionare regolarmente”. Prosegue Michele. ” A breve sarà costituito un gruppo di persone deputate solo al monitoraggio dell’impianto in modo da renderlo attivo sette giorni su sette, per 24 ore al giorno”.

Accanto al coordinamento dei progetti strutturali, il team di medici e infermieri volontari dell’Ospedale Meyer di Firenze ha supervisionato la formazione tenuta dai medici eritrei, precedentemente formati sulle tecniche di pronto soccorso. I nostri infermieri hanno fatto corsi di management ai dirigenti infermieristici locali.
L’obiettivo infatti è quello di rendere autonoma la formazione interna del personale locale, monitorandone l’operato e la capacità di trasmettere il know-how acquisito.
“Possiamo dirci soddisfatti della missione, anche se ovviamente il lavoro da fare è ancora tantissimo” conclude Michele “Dobbiamo ringraziare prima di tutto il personale del Ministero della sanità eritreo a cominciare dalla Ministra Amina e tutti i suoi collaboratori, i volontari di AnlaDi e il personale dell’Ospedale Meyer e del pediatrico Orotta di Asmara, tutti hanno dimostrato una dedizione totale. Una collaborazione che si riflette in modo diretto sulla qualità e sull’impegno che ognuno di noi dedica ad ogni singolo bambino”.

Se vuoi sostenerci, fai una donazione libera per aiutarci a costruire il parco giochi inclusivo, accessibile anche ai bambini diversamente abili, in un’ area dismessa dell’Ospedale pediatrico di Asmara

I BAMBINI PRIMA DI TUTTO ® 

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