Annulliamo la malnutrizione. In Cambogia 200 famiglie contano su di noi
Non è facile per una famiglia razionare il cibo pensando alla prossima data della distribuzione di generi alimentari. Ugualmente, non è facile recarsi di fronte a tutti a ritirare il proprio pacco. Ma non c’è scelta e va fatto.
In Cambogia, a Siem Reap, qualche giorno fa, oltre 200 famiglie hanno ricevuto i pacchi di generi alimentari – e non solo – garantiti dal progetto “Gnam Gnam” .
Non possiamo dire che il giorno della distribuzione sia una festa, ma senza dubbio è un’occasione d’incontro, in cui si respira aria di fratellanza, rispetto reciproco e grande dignità. Dentro a queste 200 famiglie ci sono figli e nipoti, per un totale di circa 600 bambini.
Il “food basket”, che viene distribuito una volta ogni due mesi, comprende 20 kg di riso, 1 kg di sale, 1 litro di olio per friggere, 2 confezioni di salsa di soia, 2 confezioni di salsa di pesce, 8 scatolette di tonno e 1 kg di sapone. A questo si cerca di aggiungere il più possibile, a seconda delle disponibilità.
A ritirare il “food basket” arrivano le nonne in bicicletta, le giovani mamme, gli uomini anziani accompagnati dalle nipoti e tutto avviene in modo calmo e ordinato.
In Cambogia, l'insicurezza alimentare è una grave realtà
In Cambogia, il 65% della popolazione basa la propria sussistenza sull’agricoltura, ma gli effetti dei cambiamenti climatici stanno minando seriamente questo equilibrio.
Secondo un report di UNICEF, risultato di una serie di incontri tenutosi proprio a Siem Reap, le temperature più alte della media, la siccità e la deforestazione stanno mettendo a rischio la vita di due milioni di bambini, che corrispondono a oltre un terzo della popolazione infantile dello stato.
Combattere la malnutrizione infantile è nostra responsabilità
Per sostenere queste 200 famiglie abbiamo messo a disposizione i fondi derivati dall’8X1000 Irpef a gestione statale. Purtroppo, i nuclei familiari che chiedono di essere inseriti in questo programma stanno aumentando.
Dire di no e rifiutare loro il nostro aiuto è qualcosa che davvero non vorremmo fare.
“Subito dopo la pandemia da Covid 19, i nostri referenti locali ci avevano riferito che il problema della carenza di cibo non era più così stringente” Racconta Paola Cerea, responsabile della progettazione di Annulliamo la Distanza. “Gli aiuti a livello internazionale stavano arrivando in modo massiccio. Poi la situazione è cambiata: sono aumentati i prezzi delle materie prime e le condizioni lavorative nelle aree rurali è diventata ancora più difficile. Stiamo assistendo ad un ulteriore e progressivo impoverimento dei ceti umili.
La distribuzione di cibo è una forma di sostegno fondamentale per queste comunità”.
Se vuoi sostenere questo progetto e garantire ad un numero maggiore di famiglie un regolare accesso al cibo, puoi fare una donazione cliccando sul pulsante che trovi di seguito. Puoi dare il tuo contributo tramite un conto paypal o con qualsiasi carta di credito
Anche un importo minimo farà la differenza: potremo distribuire più cibo a più famiglie.
I BAMBINI PRIMA DI TUTTO ®